Sony smentisce i rapporti dei falsi brani di Michael Jackson pubblicati a suo nome

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Sony smentisce i rapporti dei falsi brani di Michael Jackson pubblicati a suo nome
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Anonim

Recentemente una certa storia è stata diffusa su Internet, affermando che Sony Music ha ammesso in tribunale il rilascio di canzoni false del defunto Michael Jackson nel nome dell'artista. Le relazioni erano incentrate su recenti udienze relative a una causa intentata da Vera Serova, un fan hardcore del MJ che in una causa del 2014 ha accusato Sony, l'amica di Jackson Eddie Cascio, e la società di produzione di Cascio Angelikson Productions di assumere un sosia per le canzoni rilasciate nella versione postuma di JacksonMichaelnel 2010. Le canzoni in questione sono "Monster", "Keep Your Head Up" e "Breaking News", ma oggi Zia Modabber, l'avvocato che rappresenta sia la proprietà di Sony che quella di Jackson in questa materia, ha rilasciato una dichiarazione aVarietànegando categoricamente che qualcuno della compagnia abbia ammesso che non è la voce di Jackson ascoltata nelle canzoni:

" Nessuno ha ammesso che Michael Jackson non abbia cantato sulle canzoni, l'udienza di martedì riguardava il fatto che il Primo Emendamento proteggesse la Sony Music e l'Estate e non ci sia stato alcun giudizio sulla questione della cui voce si trova nelle registrazioni".

Nel 2014, la causa di Serova sosteneva che la voce ascoltata sulle tre canzoni fosse in realtà quella del sosia di MJ, Jason Malachi. Che sia vero o meno deve essere accertato, ma l'equivoco viene dall'argomento di Sony in tribunale che non potrebbero essere ritenuti responsabili "anche se la voce non fosse di Jackson", un'argomentazione che è stata erroneamente interpretata come la tacita ammissione di Sony le canzoni sono falsi.

Tim Whitby / Getty Images
Tim Whitby / Getty Images

Nel 2010, Sony ha fatto una dichiarazione fiduciosa sull'effetto dell'autenticità dei brani:

" Abbiamo piena fiducia nei risultati della nostra vasta ricerca e dei racconti di coloro che erano in studio con Michael che la voce del nuovo album è la sua".

Varietàfa notare che l'affermazione di Modabber è in qualche modo diversa, sostenendo solo che Jackson ha cantato "on" i brani, il che potrebbe essere interpretato come un'indicazione che la voce di un imitatore potrebbe essere stata usata per migliorare il prodotto finito. Per ora, dovremo solo aspettare e vedere come il caso del Michael Jackson Impersonator si svolge in tribunale

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